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Schindler Italia dona 4.000 mascherine per la lotta al Coronavirus

Schindler Italia ha donato 4.000 mascherine FFP2 all’IRCCS Humanitas di Rozzano e a strutture a sostegno della popolazione di Bergamo per supportare la lotta al Coronavirus nelle zone più colpite del nostro Paese.


In particolare, nell’area della bergamasca l’azione di Schindler Italia è stata realizzata congiuntamente a ELA (European Lift Association), il cui intervento ha consentito di raggiungere:

  • il Comune di Bergamo che ha provveduto a destinare le mascherine ai volontari impegnati nell’assistenza ad anziani soli e ad altre fasce deboli della popolazione (consegna a domicilio di pasti, medicine, spesa);
  • ConfCooperative Bergamo che include 160 cooperative sanitarie e sociali che gestiscono servizi essenziali in strutture residenziali per anziani e disabili, oltre ad essere attive con interventi domiciliari;
  • ATS Bergamo che ha provveduto a distribuire le mascherine agli operatori impegnati sul territorio;
  • HServizi SpA che si occupa, fra l’altro, della gestione dei cimiteri ed in particolare del cimitero di Ponte San Pietro BG. Le mascherine, in questo caso, sono state destinate al personale addetto alla gestione delle salme in cimitero e alla loro tumulazione;
  • ELA stessa che si è preoccupata di destinare le mascherine a presidi socio-sanitari della bergamasca a carattere più territoriale, "di quartiere", così da garantire la massima capillarità dell’operazione.

Le mascherine donate da Schindler Italia sono state appositamente ordinate in surplus rispetto al fabbisogno previsto per lo svolgimento in assoluta sicurezza del lavoro dei dipendenti di Schindler Italia attivi sul campo anche in queste settimane di emergenza sanitaria. L’Azienda continua regolarmente le proprie attività di manutenzione e riparazione di ascensori e scale mobili nel pieno rispetto dei propri collaboratori e della collettività. Mantenere operativi e funzionanti gli impianti di elevazione è infatti un’attività essenziale anche in questo difficile periodo, per garantire la mobilità delle persone, in particolare delle fasce più deboli della popolazione – che devono recarsi in farmacia o ad acquistare generi di prima necessità –, ma anche degli operatori impegnati in strutture strategiche quali ad esempio ospedali, case di cura e industrie della filiera alimentare.
 

Valori come la solidarietà e lo spirito di servizio verso le nostre comunità sono insiti nel DNA della nostra Azienda. Nel pieno dell’emergenza in atto siamo ancora più coscienti del contributo che possiamo dare con il nostro lavoro nel rendere più semplice la vita delle persone in un momento già così tanto difficile e faticoso. Con la donazione delle mascherine abbiamo voluto fare qualcosa di più. La salute delle persone impegnate in prima linea nel fronteggiare l’emergenza Covid-19 è una priorità assoluta e, come tale, ci sta particolarmente a cuore. Oggi più che mai anche piccoli contributi come quello di Schindler possono fare la differenza, proteggendo dal contagio fino ad arrivare a salvare vite umane. Cruciale per determinare il rientro alla normalità nei tempi che tutti ci auspichiamo sarà proprio il successo della battaglia sulla prima linea, che tutti siamo chiamati a vario titolo a sostenere e supportare.

Danilo Calabrò, amministratore delegato e direttore generale di Schindler Italia
 

Oltre alla donazione delle mascherine FFP2, Schindler Italia ha dato un contributo economico alla Fondazione Buzzi Onlus di Milano a sostegno della "Task Force COVID-19" impegnata a supportare gli ospedali italiani mettendo a disposizione competenze e relazioni. In particolare, la Task Force della Fondazione sta aiutando a reperire respiratori e tutte le attrezzature necessarie per allestire nuovi posti letto di rianimazione, effettuando essa stessa gli acquisti urgenti (ovvero garantendoli economicamente) per quei materiali indispensabili e di qualità certificata che purtroppo scarseggiano in questo delicato frangente.