Configuratore

Basilica della Pietrasanta

A Napoli nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, è stato installato un ascensore "archeologico" unico nel suo genere, firmato Schindler, che collega la chiesa agli acquedotti romani sottostanti. Un progetto davvero spettacolare, che ha recentemente restituito a Napoli e a tutti i visitatori una meraviglia perduta del nostro patrimonio storico e artistico.

È stato inaugurato il 9 giugno 2021 il primo archeo-ascens​ore nel sottosuolo del centro storico di Napoli. L'impianto Schindler, accessibile anche a persone con disabilità, collega l’area archeologica posta appena sotto la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta col decumano sommerso e le antiche cisterne, attraverso un suggestivo viaggio di 35 metri nelle cavità sotterranee. Da lì è ora possibile camminare per circa un chilometro, per godere delle bellezze del "Museo dell’Acqua", l’antico acquedotto greco-romano, restituito ai visitatori e valorizzato attraverso un’affascinante installazione fatta di luci, suoni e colori. Sotto quella che è a tutti gli effetti la basilica più antica di Napoli, infatti, si collocano le rovine dell’antica città greca "Neapolis" e del suo tempio di Diana.

Oltre all’impianto e alla sua incastellatura metallica, per permettere ai visitatori di raggiungere l’ascensore nell’area sottostante la chiesa, Schindler ha realizzato anche una passarella di collegamento in struttura autoportante zincata.

​La progettazione e l’intervento di installazione dell’ascensore della Pietrasanta sono state complesse a causa della particolarità del contesto. Basti pensare che l’impianto è stato "inserito" all’interno di una preesistente e antica cavità tufacea, che non è stata intaccata in alcun modo durante i lavori, nonostante gli spazi tra castelletto e murature fossero millimetrici.

​Inoltre, definire la posizione esatta in pianta per la fondazione, a circa 12 metri di profondità nella parte interrata, per trovarsi esattamente in linea con la passerella di collegamento 20 metri più in alto non è stata impresa semplice, così come trasportare la struttura metallica e i pesanti componenti attraverso un tortuoso passaggio a 7 metri sotto il livello stradale.

Sfide impegnative, che il Team Schindler ha saputo affrontare con estrema competenza e professionalità.

Nonostante le tante complessità progettuali e di montaggio, l’ascensore è stato installato con successo e rap​​presenta esso stesso un’attrazione e una meraviglia tecnologica in un contesto unico nel suo genere: una specie di suggestiva macchina del tempo in grado di portarci indietro di millenni, agli splendori della Magna Grecia.

In occasione dell’inaugurazione dell’ascensore e della riapertura della Basilica al pubblico dopo 10 anni di restauri, è stato mostrato al pubblico il pavimento maiolicato del ‘700, un vero e proprio gioiello all’interno della chiesa, riportato al suo antico splendore dopo anni di incuria e abbandono.

La Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta ha una storia ricca e intrisa di leggende e misteri. Sorta nel 533 d.C. per ordine del vescovo Pomponio, è stata abbattuta per danni dovuti ai terremoti e ricostruita nel XVII secolo. Nel corso del tempo l’area sottostante si è prestata a molteplici usi: urbanistica, come cava di tufo per l'edificazione della chiesa soprastante, idraulica ed economica come cisterna d'acqua e rimessa per grano e olio della città, sociale come rifugio antiaereo per la popolazione che vi cercava riparo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Oggi finalmente ha ritrovato il posto che le spetta nel ricco patrimonio artistico italiano, anche grazie al contributo Schindler! ​​